INTOLLERANZE ALIMENTARI E GONFIORE ADDOMINALE

Le intolleranze alimentari sono un esempio di reazione avversa che alcuni cibi possono scatenare nell’organismo. Si crede siano comuni ma non è così, è stato stimato che solo circa il 2% della popolazione adulta soffre di disturbi di questo tipo (allergie o intolleranza da alimenti) (Epicentro,ISS).
Le intolleranze non causano aumento di peso, non sono responsabili dell’aumento del tessuto adiposo e non stimolano l’accumulo di grasso addominale.
Devono essere diagnosticate tramite test specifici da professionisti abilitati (solo il medico può farlo e li prescrive il medico di famiglia o lo specialista). La maggior parte dei test che si trovano in commercio sono costosi ma non attendibili.
Le intolleranze alimentari sono soltanto: quella al lattosio, quella al glutine. Rientrano patologie come il favismo. Vi sono poi le intolleranze farmacologiche dovute a molecole che possono essere presenti negli alimenti (es. istamina), sono ancora più rare.
I sintomi sono strettamente intestinali e comprendono: dolori addominali, diarrea, vomito, perdita di sangue con le feci. Possono essere responsabili, in rari casi, di gonfiore.
Solo con una diagnosi accertata si può elaborare una dieta adeguata che limiti o eviti i sintomi.